Fermiamo la detenzione e la vendita di rifugiati in Libia #voisapete

Fermiamo la detenzione e la vendita di rifugiati in Libia #voisapete

Pubblichiamo il testo della petizione promossa da Amnesty. Per sottoscriverla seguite questo link.

Egregio Primo Ministro Fayez Al-Sarraj, Egregio Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker,

Scrivo per esprimere la mia profonda preoccupazione per le notizie scioccanti di abusi perpetrati su migranti e rifugiati in Libia.

Ci sono più di 7.000 migranti e rifugiati attualmente imprigionati in Libia in centri di detenzione ufficiali gestiti da milizie e gruppi armati affiliati al governo. Le milizie trattengono migranti e rifugiati in condizioni terrificanti, senza accesso a cibo, acqua o cure mediche; e commettono costantemente gli abusi più terribili, come torture, estorsioni, lavoro forzato, violenze sessuali.

Sono profondamente preoccupato che addestrando, equipaggiando e sostenendo la Guardia costiera libica, l’Europa stia intrappolando migranti e rifugiati in Libia e alimentando questi abusi.

La soluzione non può essere intrappolare queste persone in condizioni disumane, e vi esorto con urgenza a:

  • Rilasciare tempestivamente tutti i migranti e i rifugiati dai centri di detenzione e porre fine alla detenzione arbitraria di rifugiati e migranti in Libia
  • Indagare su tutte le accuse di tortura e altri maltrattamenti nei confronti di rifugiati e migranti in Libia, e assicurare che i sospetti responsabili siano perseguiti in un processo trasparente ed equo per porre fine al circolo vizioso degli abusi.
  • Reimpostare la cooperazione con la Libia in materia di migrazione, dando priorità alla protezione dei diritti umani dei rifugiati e dei migranti, invece di intrappolare le persone in Libia
  • Riconoscere formalmente l’UNHCR in Libia e consentire all’organizzazione di svolgere appieno il suo mandato, compresa la protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati.

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